L’analisi biomeccanica, meglio conosciuta come visita biomeccanica, ha come obbiettivo principale il corretto posizionamento in sella tramite la misurazione degli angoli articolari e della forza sprigionata sui pedali. Sulla bicicletta ogni articolazione del corpo (quella del gomito, del ginocchio, della caviglia e così via…) ha degli angoli di movimento che possono essere misurati. Quando questi angoli rientrano tutti nei parametri di riferimento scientifico, la forza sui pedali sarà massima e il rischio di infortunio minimo. Al raggiungimento di determinate angolazioni, infatti, i muscoli esprimono la massima potenza e si muovono senza rischiare lesioni e senza sovraccaricare la schiena, con conseguente comodità del ciclista e ottimale assetto aerodinamico.

Per misurare gli angoli delle articolazioni vengono utilizzate tecnologie e strumenti di precisione. Per modificare gli angoli si interviene invece sui parametri della bicicletta: manubriosellapedalipedivelle tacchette. E’ doveroso sottolineare che modificando un singolo parametro cambieranno tutti gli angoli presi in considerazione ( angolo della caviglia, angolo del ginocchio ecc.) come se stessimo assemblando un puzzle.

La visita Biomeccanica può essere paragonata quindi ad un abito sartoriale, fatto su misura, cucito rispettando le caratteristiche morfologiche del ciclista.

È facile intuire che il gesto tecnico della pedalata che si ripete per centinaia o migliaia di volte durante un’uscita, se non eseguito nel modo giusto, può causare un problema alle ginocchiaal bacino e alla colonna vertebrale. L’intento principale  è prevenire l’insorgere di problematiche da sovraccarico e sfruttare la potenza muscolare in modo da rendere la pedalata quanto più efficiente possibile.

Il compito del biomeccanico (colui che esegue la vista biomeccanica) è di fornire il corretto posizionamento in sella rispettando tutti i princìpi che abbiamo elencato fin ora.

Il Biomeccanico dovrà essere in grado non solo di valutare gli angoli di lavoro delle principali articolazioni coinvolte durante la pedalata, ma deve avere la capacità di valutare eventuali problemi funzionali e posturali del soggetto prima ancora di salire in sella.

Ragion per cui la Visita Biomeccanica deve per forza essere preceduta da una valutazione posturale e da una valutazione funzionale al fine di poter escludere eventuali deficit del ciclista indipendenti dalla bici.

Con la visita biomeccanica, ciclisti professionisti e amatori possono non solo migliorare le proprie performance, ma ridurre al minimo le probabilità di infortunio nel tempo. Nel nostro centro, un professionista adeguatamente formato , sfruttando l’hardware e software sviluppato da IVER Vision è in grado, in una sola seduta, di trovare il miglior assetto possibile, rendendo la pedalata confortevole ed efficiente.